Fondo Mara Blasetti
Storia archivistica
Nel 2007 Mara Blasetti dona alla Cineteca di Bologna l'archivio del padre, Alessandro Blasetti, e con esso un primo nucleo di documentazione cartacea prodotta durante la propria attività di direttrice di produzione.
Nel 2012 si conclude la donazione delle carte di Mara Blasetti: alla prima donazione, che consisteva in 46 volumi di sceneggiature e trattamenti, si aggiungono circa 7 buste di documentazione fascicolata, oltre ad album fotografici e materiale audiovisivo.
Nel corso del 2011 il materiale riceve un primo trattamento da parte del personale della Cineteca. I volumi vengono condizionati in buste e tutta la documentazione viene descritta in un elenco di consistenza dettagliato nel quale alle unità viene attribuita una numerazione provvisoria.
Nel 2012 il fondo è stato oggetto di rilevamento nell'ambito del progetto "Censimento degli archivi femminili della provincia di Bologna". I risultati del progetto sono stati aggiornati nel 2013 e 2015 e pubblicati sul Sistema informativo unificato delle soprintendenze archivistiche (SIUSA).
Nel 2013 il fondo viene compreso nella dichiarazione di interesse storico particolarmente importante relativa al patrimonio documentario della Fondazione Cineteca di Bologna, emessa con provvedimento della Direzione Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali n. 33/2013 del 6 marzo 2013.
Nel 2021 il fondo è stato oggetto di rilevamento all'interno del portale "Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna" da parte del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna. Va segnalato che tale rilevamento risulta particolarmente carente di informazioni.
Nel 2023 la Fondazione Cineteca di Bologna inizia la sua collaborazione al progetto di ricerca dell'Università di Warwick "Women in Italian Film Production: Industrial Histories and Gendered Labour, 1945-85", il cui principale responsabile è il professore Stephen Gundle. Il fondo Mara Blasetti viene incluso in questo progetto che prevede anche la descrizione e la digitalizzazione parziale della documentazione per renderla accessibile al pubblico online. Perciò tra il 2023 e il 2024 viene iniziato e concluso un intervento di inventariazione e riordinamento del fondo a cura dell'archivista Stefano Zannoli per la Fondazione Cineteca di Bologna.
Ambiti e contenuto
Il fondo è costituito principalmente da documentazione cartacea creata, raccolta e conservata da Mara Blasetti nel corso della sua vita e relativa specialmente alla sua attività di direttrice di produzione sui set cinematografici di film italiani e stranieri.
Il complesso lavoro svolto da Mara Blasetti di organizzazione di una produzione cinematografica - in quella miriade di ambiti, ruoli e settori che concorrono nella realizzazione di un film - trova un vivace rispecchiamento nei documenti maggiormente presenti nel fondo: preventivi di spese, budget e rendiconti redatti da Mara Blasetti sono quelli maggiormente relativi all'aspetto contabile di una produzione; elenchi del cast tecnico e artistico, ordini del giorno, programmi delle riprese, relazioni sul girato, raccomandazioni per il viaggio, storyboard, elenchi di strutture ricettive e di servizi sui luoghi delle riprese, riguardano invece l'organizzazione più concreta e giornaliera delle riprese; elenchi di location, appunti sui sopralluoghi, contratti di attori e comparse, elenchi di materiale tecnico necessario per riprese ed illuminazione, preventivi di spesa per pellicole e lavori di post produzione, relazioni e resoconti sulla costruzione della scenografia, sono legati invece ad un aspetto organizzativo complessivo, a tutto ciò che è necessario valutare e scegliere per riuscire a girare e a quello che serve successivamente alle riprese; sceneggiature e trattamenti possono essere visti, infine, come veri e propri strumenti di lavoro dato che sono solitamente appuntati per comprendere cosa serva in ogni scena, dall'abbigliamento, agli oggetti, alla luce necessaria per le riprese. Questa documentazione permette di addentrarsi nelle vicende produttive di numerose pellicole, sia per quelle che sono state realizzate, sia per una parte di queste che o non sono state realizzate o che hanno avuto complicate vicende produttive che hanno portato al cambiamento del progetto e al termine della collaborazione di Mara Blasetti.
Un'altra parte della documentazione, sempre legata alla produzione cinematografica, ma meno a singole opere e progetti, consiste in modulistica non compilata per preventivi, ordini del giorno, contratti di appalto, listini prezzi e brochures di materiale tecnico, appunti e materiali per la realizzazione di riprese aeree, l'affitto di animali, l'utilizzo di specifiche macchine da presa, i costi di materiali di consumo e di servizi di post produzione. Sono presenti anche alcuni documenti relativi a film a cui Mara Blasetti non ha partecipato, come elenchi del cast tecnico e artistico, budget e preventivi, probabilmente raccolti e conservati per motivi di interesse lavorativo o per conoscenza.
In ultimo, per completare la descrizione della documentazione cartacea, si segnalano soggetti e sceneggiature sottoposte a Mara Blasetti e relative a progetti che non hanno avuto realizzazione, alcuni materiali riguardanti il Centro sperimentale di cinematografia, dove Mara Blasetti ha insegnato, e documentazione personale, come corrispondenza, appunti, biglietti da visita e agende. Le numerose agende contengono informazioni relative alla vita privata, alle attività culturali, agli ospiti ricevuti, ma anche agli impegni di lavoro, per un arco temporale molto vasto, dal 1941 al 2014.
Al materiale cartaceo si affianca documentazione fotografica relativa alla realizzazione di alcune opere o di natura personale e materiale audiovisivo, come videocassette, Cd-rom e audiocassette.
Criteri di ordinamento
L'intervento di riordinamento e inventariazione iniziato nel 2023, che viene descritto in questa sede, ha preso inizialmente in considerazione l'unico strumento di corredo presente, ovvero un elenco di consistenza. La documentazione fisicamente si trovava divisa e conservata in due stanze diverse: in una di queste era collocato il primo nucleo di documentazione donato nel 2007, cioè sceneggiature e soggetti, nell'altra, invece, erano collocati i fascicoli donati nel 2012. Le buste e le unità archivistiche avevano ricevuto due numerazioni differenti e non una unica per tutto il fondo.
Dallo studio della documentazione è emerso fin da subito che questa era stata organizzata dal soggetto produttore utilizzando criteri diversi e talvolta non coerenti. Se per la parte di volumi di sceneggiature è stato semplice intravedere un criterio di aggregazione per tipo di materiale nella sua fisicità, per i fascicoli è stato necessario approfondirne lo studio, sia in quanto unità singole, sia in quanto elementi di una struttura archivistica. I fascicoli in parte raccoglievano documentazione molto eterogenea relativa alla realizzazione di singoli film, ed in questo caso erano anche raggruppati e fisicamente contigui - rendendo inoltre evidente la presenza di due grandi serie relative ai film realizzati e a quelli non realizzati - , in parte raccoglievano specifici tipi di documenti riferiti a differenti film. Facendo un esempio specifico: le "cast e unit lists", volendo usare la terminologia usata dalla stessa Mara Blasetti per categorizzare questo tipo di documentazione, erano divise per singoli film, solitamente con l'utilizzo di graffette, ed erano conservate in due cartelle. Anche in altri casi, come per la modulistica non compilata, le brochures di materiale tecnico, le agende personali, il criterio di aggregazione era quello del tipo documentario. Infine, documentazione chiaramente riguardante la produzione di ben identificabili opere cinematografiche - anche grazie ad appunti mss. della stessa Mara Blasetti presenti sui documenti, coi quali spesso indicava l'anno e il titolo del film - si trovava condizionata in fascicoli miscellanei. Questa situazione era di fatto il frutto di diversi eventi e fattori: il riordinamento parziale delle carte fatto da Mara Blasetti nel momento in cui la prima ragione di utilizzo di queste era venuta a decadere, anche in vista della donazione, l'organizzazione delle carte in maniera sommaria, probabilmente in vista del trasporto (mettendo in dubbio la possibilità stessa di identificare alcuni materiali come unità archivistiche benchè il loro comune condizionamento), l'organizzazione delle carte nella fase attiva del fondo, al momento della loro prima creazione e utilizzo, come per il caso dei fascicoli riguardanti i singoli film.
Attraverso l'intervento di riordinamento e inventariazione si è voluto quindi mantenere intatto l'ordinamento storico del fondo, ovvero l'ultimo identificabile, e allo stesso tempo consolidare l'organizzazione delle carte ritenuta preminente, cioè l'aggregazione delle unità archivistiche riguardanti i singoli film. Per fare questo è stato necessario costituire in fascicoli la documentazione relativa alle singole opere, sia quella inizialmente catalogata genericamente come "cast e unit list", che era già suddivisa con l'utilizzo di graffette, come detto sopra, sia quella conservata nei fascicoli miscellanei. Di questa prima organizzazione del materiale si può ancora trovare traccia nei numeri di ordinamento provvisorio, che proprio per il loro valore di testimonianza sono stati mantenuti a fianco di quelli definitivi (Le "cast e unit list" segnate col numero 4.1.A e 4.1.B, la documentazione miscellanea segnata col numero 6.1.A, 7.1.A, 11.1.A, 11.2.A, 11.2.B); anche l'utilizzo ripetitivo della denominazione dei fascicoli "cast e unit list" vuole essere un rimando alla definizione data da Mara Blasetti nel descrivere le carte. Per illustrare la struttura archivistica sono state perciò utilizzate delle schede sottoserie col titolo dei singoli film o progetti, mantenendo la distinzione tra realizzati e non realizzati. Inoltre, quando presenti, i soggetti e le sceneggiature sono stati fatti confluire nelle sottoserie dedicate ai singoli film a cui Mara Blasetti ha lavorato, mentre tutte le altre sceneggiature rimanenti sono state descritte unitamente come materiali avuti solamente in visione. Anche di questa prima organizzazione del materiale si può ancora trovare traccia nei numeri di ordinamento provvisorio (Le sceneggiature sono segnate con la lettera M a cui segue un numero). Infine, è stato costituito un fascicolo con la corrispondenza trovata nei fascicoli miscellanei, di cui sopra, non attribuibile ad alcun film.
Per quanto riguarda le modalità di descrizione, si è deciso di tenere come livello quello dell'unità archivistica e come unità archivistica si è stabilito il fascicolo. La numerazione definitiva delle unità archivistiche è stata data per serie "aperte" visto che il fondo è conservato da relativamente poco tempo da parte della Fondazione Cineteca di Bologna e che essendo un archivio di persona può essere più soggetto a dispersione di materiali che potrebbero ancora arricchire il fondo in futuro. La documentazione, a conclusione dell'intervento descrittivo, è stata ricondizionata con materiale idoneo. Le fotografie presenti all'interno del fondo sono state trasferite per motivi conservativi presso l'"Archivio Fotografico" della Cineteca di Bologna. In ultimo, si segnala in allegato a questa descrizione un piccolo strumento di lavoro, creato inizialmente per meglio comprendere i termini tecnici del mondo della cinematografia quando si presentavano in lingua inglese. Successivamente perfezionato e corretto, dando anche il riferimento all'unità archivistica in cui si può trovare l'occorrenza, anche per avere maggiormente vicino il contesto di utilizzo, può essere considerato come una sorta di piccolo dizionario bilingue inglese-italiano.