Fondo Cecilia Mangini – Lino Del Fra
Storia archivistica
Nel 2005 Cecilia Mangini dona alla Fondazione Cineteca di Bologna la documentazione cartacea prodotta durante la propria attività di regista unitamente alla documentazione prodotta dal marito Lino Del Fra. Contestualmente la Fondazione acquisisce alcune pellicole di film e di documentari dei due registi. I materiali cartacei, stimabili in 70 buste, erano corredati da elenchi di consistenza redatti da Cecilia Mangini ed erano già stati in buona parte riordinati.
Nel 2012 il fondo è stato oggetto di rilevamento nell'ambito del progetto "Censimento degli archivi femminili della provincia di Bologna". I risultati del progetto sono stati aggiornati nel 2013 e 2015 e pubblicati sul Sistema informativo unificato delle soprintendenze archivistiche (SIUSA).
Nel 2013 il fondo viene compreso nella dichiarazione di interesse storico particolarmente importante relativa al patrimonio documentario della Fondazione Cineteca di Bologna, emessa con provvedimento della Direzione Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali n. 33/2013 del 6 marzo 2013.
Nel 2014 Cecilia Mangini aggiunge alla donazione un ulteriore piccolo nucleo documentario e nello stesso anno viene redatto un elenco di consistenza da parte del personale della Biblioteca Renzo Renzi ai fini della consultazione delle carte.
Nel 2018 la Fondazione Cineteca di Bologna avvia il progetto di riordino e inventariazione delle carte attraverso la piattaforma archivistica xDams, partendo dal riversamento dell'elenco di consistenza prodotto nel 2012, a cura dell'archivista Sara Verrini.
Nel frattempo, nel 2021, il fondo è stato oggetto di rilevamento all'interno del portale "Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna" da parte del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna. Va segnalato che tale rilevamento risulta particolarmente carente di informazioni.
Nel 2023 la Fondazione Cineteca di Bologna inizia la sua collaborazione al progetto di ricerca dell'Università di Warwick "Women in Italian Film Production: Industrial Histories and Gendered Labour, 1945-85", il cui principale responsabile è il professore Stephen Gundle. Il fondo Cecilia Mangini-Lino Del Fra viene incluso in questo progetto che prevede anche la descrizione e la digitalizzazione parziale della documentazione per renderla accessibile al pubblico online. Perciò tra il 2023 e il 2024 l'intervento di inventariazione e riordinamento del fondo, iniziato da Sara Verrini nel 2018, viene ampliato, revisionato e concluso a cura dell'archivista Stefano Zannoli.
Ambiti e contenuto
Il fondo è costituito principalmente da documentazione cartacea creata, raccolta e conservata da Cecilia Mangini e Lino Del Fra nel corso delle loro vite e relativa in particolar modo alla loro principale attività di registi e sceneggiatori. La profonda relazione sentimentale e artistica tra i due ha avuto come riflesso sulle carte l'impossibilità di potere scindere il materiale di uno da quello dell'altro, fanno ovviamente eccezione alcuni fascicoli creati da Cecilia Mangini e relativi alla sua attività divulgativa nell'ultimo decennio della sua vita, quelli relativi alla sua infanzia e ai suoi primi passi nel mondo del cinema o ai materiali di Lino Del Fra relativi alla sua ttività di critico cinematografico.
La parte più cospicua del fondo è costituita da materiale preparatorio per la realizzazione di film e documentari, come sceneggiature, soggetti, trattamenti, corrispondenza, preventivi, richieste di finanziamenti, appunti, scalette, materiali di ricerca ed elenchi di fornitori e del cast artistico e tecnico. Un'altra parte della documentazione riguarda, invece, la ricezione delle opere cinematografiche da parte del pubblico e della critica, in particolare si tratta di rassegna stampa e corrispondenza. La documentazione risulta di notevole interesse sia per quanto riguarda le opere realizzate, in quanto permette di addentrarsi nelle vicende produttive di numerose pellicole, sia per quanto riguarda le opere non realizzate. Queste ultime, spesso dimenticate, possono ora contribuire a delineare in maniera più completa l'impegno, le velleità e gli interessi dei due famosi registi.
Fanno parte del fondo anche documenti raccolti in occasione di convegni, rassegna stampa, organizzata cronologicamente o per argomento, soggetti, trattamenti e sceneggiature avute in visione, premi e onorificenze, nella forma di diplomi, pergamene, targhe e medaglie, materiale promozionale, come manifesti e locandine di proiezioni cinematografiche e iniziative culturali e documentazione eterogenea, in particolare materiale divulgativo e tesi di laurea, in cui si fa riferimento alle carriere cinematografiche di Cecilia Mangini e Lino Del Fra.
In ultimo, per completare la descrizione della documentazione cartacea, si segnalano due nuclei di materiale relativo ai singoli registi: il primo raccoglie le carte personali e i documenti degli esordi di Cecilia Mangini, mentre nel secondo sono stati raggruppati i materiali prodotti da Lino Del Fra in quanto critico e giornalista cinematografico.
Al materiale cartaceo si affianca documentazione fotografica relativa alla realizzazione di alcune opere - come fotografie di sopralluoghi, di attori per il casting e fotografie dai set -, un consistente numero di nastri e pellicole, in diversi formati, relativi ad opere realizzate sia da Cecilia Mangini che da Lino Del Fra, oppure da materiale di repertorio raccolto dai due, e, infine, da alcuni oggetti e strumenti di lavoro.
Criteri di ordinamento
All'inizio dell'intervento di riordinamento e inventariazione iniziato nel 2023, che viene descritto in questa sede, il fondo si presentava già inventariato sulla piattaforma xDams per la parte donata alla Cineteca di Bologna nel 2005, anche se l'intervento non era stato concluso in alcune sue parti, mentre per la parte pervenuta nel 2012 era presente un elenco di consistenza con descrizioni molto dettagliate redatto da Sara Masini.
La verifica dell'inventario già presente ha portato ad evidenziare alcune criticità: le descrizioni dei fascicoli non prendevano mai in considerazione la presenza di sottofascicoli, il cui contenuto veniva descritto comunemente alle carte sciolte, e la rappresentazione fatta su xDams del fondo archivistico non aveva un puntuale rispecchiamento con l'ordinamento che sembrava emergere dallo studio delle carte, oltre al fatto che era solo virtuale e il riordinamento fisico non era stato fatto. Scegliendo come unità minima di descrizione l'unità archivistica, individuata e stabilita nel fascicolo, queste descrizioni sono state ampliate e aggiornate visionando tutto il materiale presente nel fondo. La struttura è stata, invece, completamente cambiata visto che proponeva la creazione di tre serie: una dedicata ai progetti comuni dei due registi e due serie individuali dedicate ai progetti per la regia di uno o dell'altro regista. Questa organizzazione era basata sull'imposizione di un criterio di appartenenza e paternità delle singole opere cinematografiche, cosa che non è presente nell'ordinamento storico del fondo e che è anche poco significativo visto che la regia non è un criterio sufficiente nello stabilire la paternità di un'opera, in particolare nel caso del forte sodalizio tra Cecilia Mangini e Lino Del Fra.
Attraverso l'intervento di riordinamento e inventariazione si è voluto quindi mantenere intatto l'ordinamento storico del fondo, identificando ed illustrando la struttura archivistica e consolidando l'organizzazione delle carte data da Cecilia Mangini. È infatti attribuibile a Cecilia Mangini un intervento di ordinamento delle carte effettuato in vista della donazione del fondo: i fascicoli e i sottofascicoli riportano spesso denominazioni apposte da Cecilia Mangini e i materiali sono organizzati in serie generali - che hanno come principio aggregatore il tipo di film e il fatto se sia stato realizzato oppure no - e sottoserie dedicate ai singoli progetti cinematografici.
Una parte della documentazione, in particolare quella donata nel 2012, non aveva un ben evidente criterio di ordinamento complessivo nonostante fosse fascicolata. In questo caso le unità archivistiche sono state organizzate in serie cercando di evidenziare le motivazioni che hanno portato alla conservazione della documentazione - questo è il caso della serie dedicata alla circolazione culturale, a quella relativa ai materiali dei convegni - , oppure seguendo un criterio tipologico - questo è il caso della serie dedicata alla rassegna stampa, a quella dei premi e delle onorificenze, o a quella relativa al materiale promozionale.
Per quanto riguarda i criteri di ordinamento utilizzati nel qui descritto intervento archivistico si segnala che la numerazione definitiva delle unità archivistiche è stata data per serie "aperte" visto che il fondo è conservato da relativamente poco tempo da parte della Fondazione Cineteca di Bologna e che essendo un archivio di persona può essere più soggetto a dispersione di materiali che potrebbero ancora arricchire il fondo in futuro. La documentazione, a conclusione dell'intervento descrittivo, è stata ricondizionata con materiale idoneo. Le fotografie presenti all'interno del fondo sono state trasferite per motivi conservativi presso l'"Archivio Fotografico" della Cineteca di Bologna e collocate in un armadio specifico; nelle schede dove viene segnalata la presenza di fotografie è indicata anche la collocazione dell'armadio dove sono conservate.