Francesca Marciano
Sceneggiatrice, scrittrice
Biografia
Per Francesca Marciano il punto di svolta della carriera è stato il soggiorno negli Stati Uniti.
Ventenne, dopo alcune piccole parti come attrice, si trasferisce a New York con l’idea di approfondire il metodo Stanislavskij e vi rimane per sette anni, frequentando i seminari di regia di Nicholas Ray alla Lee Strasberg’s School. Terminati i corsi, diventa assistente di Nicholas Rogusin per la Impact Film e realizza servizi per la RAI Corporation americana.
Nella “Grande mela” incontra Stefania Casini, insieme alla quale scrive e dirige il suo primo film, Lontano da dove, accolto in concorso a Venezia nel 1983. Tornata in Italia, dirige un episodio del film collettivo Provvisorio quasi d’amore (1988), ma in seguito si indirizza decisamente sulla sceneggiatura, scegliendo la scrittura come sua professione. Scrive, tra gli altri, per Gabriele Salvatores (Turné, 1990; Io non ho paura, 2003), Bernardo Bertolucci (Io e te, 2012), Valeria Golino (Miele, 2013), Carlo Verdone (Perdiamoci di vista, 1994; Sono pazzo di Iris Blond, 1996). Per il primo film scritto con Verdone, Maledetto il giorno che t’ho incontrato (1992) ottiene il suo primo David di Donatello, cui si aggiunge quello vinto nel 2025 per L’arte della gioia (Valeria Golino).
Nella sua carriera Marciano ha avuto numerosissimi riconoscimenti come sceneggiatrice e un grande successo anche come scrittrice con i suoi romanzi, fra i quali Rules of the Wild (Cielo Scoperto) pubblicato a New York nel 1998 e tradotto in diciassette lingue, e Casa Rossa, con il quale ha vinto il premio Rapallo Carige per la donna scrittrice nel 2003.