Esmeralda Calabria
Montatrice, regista
Biografia
Esmeralda Calabria è andata a Parigi per il viaggio di maturità, ma, una volta scoperta l’esistenza dell’Idhec (Institut des hautes études cinématographiques), ci è rimasta due anni. Non potendo iscriversi subito per questioni di età, nel periodo parigino segue un corso propedeutico, capace di innescare in lei l’interesse per il montaggio.
Alla fine, torna in Italia e frequenta una scuola per imparare a lavorare in moviola. In breve tempo diventa assistente al montaggio (Verso sera, Francesca Archibugi, 1990), per poi essere accreditata ufficialmente come montatrice in Condannato a nozze di Giuseppe Piccioni (1993). Con Archibugi e Piccioni collabora in molti altri film, così come con Nanni Moretti (La stanza del figlio, 2001; Il caimano 2006) e Michele Placido (Un viaggio chiamato amore, 2002; Ovunque sei, 2004).
Ha vinto il David di Donatello al montaggio per Fuori dal mondo (Piccioni, 1999), Romanzo criminale (Placido, 2006) e Favolacce (Damiano e Fabio D’Innocenzo, 2021), oltre a innumerevoli altri riconoscimenti. Fra i premi è particolarmente importante il Nastro d’argento per Biùtiful cauntri (2007), primo film da regista, diretto da Calabria insieme ad Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero, cui si sono aggiunti negli anni altri due documentari girati in proprio: Lievito madre – Le ragazze del secolo scorso, firmato insieme a Concita De Gregorio (2017), e Ceramics of Italy. Un viaggio nella sostenibilità (2024).