Antonella Cannarozzi

Costumista

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Biografia

La costumista Antonella Cannarozzi ha ereditato la passione per la moda e le stoffe da suo padre, che gestiva una sartoria e un negozio di abbigliamento a Taranto.

Da giovane si trasferisce a Milano per studiare all’Accademia di Brera, dove frequenta il corso di scenografia e un corso speciale sul costume. Comincia a lavorare come assistente scenografa per la pubblicità e per alcune produzioni televisive alla Odeon Tv, anche se il suo obiettivo è il cinema e a Milano non trova l’occasione giusta.
Questa arriva quando, a un festival di cortometraggi a Taranto, incontra la regista Roberta Torre, che sta preparando il suo primo lungometraggio, Tano da morire (1997), e le offre di curare i costumi. Il film vince il Premio Miglior Opera Prima alla 54° Mostra del Cinema di Venezia, e Cannarozzi, al suo esordio nel cinema, viene candidata al Ciak d’oro 1998.

In seguito, lavora come costumista per Gabriele Muccino (Ecco fatto, 1998), Edoardo Winspeare (Sangue vivo, 2000), Vincenzo Marra (Tornando a casa, 2001) e Diego Cugia per il programma tv Alcatraz, dove incontra Francesca Neri. Con l’attrice e produttrice trentina collabora per alcuni film, fra i quali Melissa P. di Luca Guadagnino (2005). Il regista la chiama anche per i costumi del film successivo, Io sono l’amore (2009), per il quale viene nominata agli Oscar. 

A partire da La solitudine dei numeri primi (2010), Cannarozzi realizza i costumi di tutte le produzioni di Saverio Costanzo, comprese le serie tv In Treatment (2013-2017) e L’amica geniale (2018-2024). Per Finalmente l’alba, nel 2024 le viene attribuito il Nastro d’Argento.